La processione del “CROCIFERO”

 

Il Venerdì Santo è il giorno più impegnativo della Settimana Santa Domusnovese.

L’antica tradizione, prevedeva che tra mezzogiorno e le tre dovesse essere preparata la Croce con il Cristo inchiodato e la Madonna Addolorata sotto la Croce. Di questo mi dilungherò nel prossimo Post.

La processione alla mattina del Venerdì Santo è un momento nuovo che è stato inserito dalla Confraternita nella tradizione dei riti Paraliturgici della Settimana Santa Domusnovese. Tutt’oggi le voci che in passato ci fosse una processione al mattino con il Gesù che porta la Croce al Calvario, non ha trovato ancora conferme ed è soggetto ancora di studio.

Di fatto dal 2002 la mattina del Venerdì Santo ha un suo momento anche a Domusnovas.

Verso la metà del 2001, una volta approvato in riunione Confraternale, si decise di affidare l’incarico di realizzare la statua di Gesù che porta la Croce al Calvario ad uno scultore di Domsunovas, il Maestro Ovidio Melis.

Poichè la processione risultava una nuova tradizione, inserita però in un contesto di tradizioni plurisecolari, si decise di richiamare l’arte classica, raffigurando, però, non il classico Gesù con la Croce intera sulle spalle, ma con il solo “patibolum”, l’asse orizzontale della Croce.

Lo scultore realizzò una statua in legno che viene portata a spalla da circa 16 persone.

Anche se la processione è nuova, nata appunto nel 2002, ha subito delle variazioni nel corso degli anni. Dal 2002 al 2006, la mattina del Venerdì Santo partiva un piccolo corteo con la Confraternita, guardie Romane, la Veronica, e alcuni Baballottis che portano a spalla la Madonna Addolorata (titolare in legno, non quella con gli abiti in stoffa) e il sacerdote, dalla Chiesa parrocchiale con destinazione chiesa di S. Barbara, dove, già da alcuni giorni c’era pronta la statua che noi abbiamo battezzato “Il Crocifero”.

Qui la Madonna incontrava il Figlio che cerò invano il Venerdì delle Palme (SA MAMMA CHI CIRCARA SU FILLU).

La Chiesa di S. Barbara, in un certo senso diventa il Pretorio di Pilato.

Dopo la recita dell’ora media, parte la processione per alcune vie del paese, verso la Chiesa parrocchiale.

Appena fuori dalla Chiesa di S.Barbara, la Veronica, asciuga il viso di Cristo e parte la Processione.

La Madonna segue il Crocifero a pochi metri di distanza.

Il primo anno, il 2002, per paura del peso eccessivo della statua, si decise di utilizzare la Madonna Addolorata con gli abiti in stoffa, dalla Parrocchia a S. Barbara e di continiare la processione solo con il Crocifero. Dal 2003, una volta testa la processione si decise di portare anche la Madonna.

Arrivati alla Chiesa Parrocchiale della B.V. Assunta, (premesso che la notte prima si prepara la Crocifissione) una volta nascosto il Crocifero dietro l’altare, calato il telo bianco enorme, che copre l’altare maggiore, si vede il Calvario e la Madonna Addolorata viene posta ai piedi della Croce, dove rimane sino a dopo la Liturgia della Croce.

Nel 2007, mio Fratello Confratello Michelino, realizzo L’Ecce Homo. Questo modificò la prima parte della processione, poichè dalla Chiesa Parrocchiale dell’Assunta, oltre alla Madonna Addolorata, in processione viene portato l’Ecce Homo. Quindi diventa la Madonna che segue Gesù che viene portato dalle guardie Romane, da Pilato che poi emetterà la condanna a morte.

 

Ruolo fondamentale hanno i tanti Babballottis; senza la loro forza e sopratutto le loro “spalle”, sarebbe veramente complicato e impossibile realizzare queste processioni.

La Confraternita ha un enorme lavoro “dietro le quinte”, un lavoro di 365 giorni l’anno, però è bello condividere questa devozione con le tante persone che in questo modo, fanno con noi penitenza…..

….continua nel prossimo post…. 

Roberto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *