Nuovo Confratello e Confratello Anziano

Quando in famiglia arriva un figlio, un fratellino, è una grande festa, così lo scorso venerdì 22 Marzo, è stato un momento di gioia, con la Professione, l’ingresso nella Nostra Confraternita, del nuovo Confratello, Matteo Lugas, a conclusione del Suo periodo di Noviziato, iniziato il 15 Settembre 2022, giorno in cui la Confraternita compiva 25 anni di fondazione.

Mi viene in mente la frase con cui, da quasi quattro anni, siamo abituati sentire la conclusione delle omelie del nostro Parroco Don Vittorio: “Come discepoli di Cristo, anche noi mettiamoci in camino”. Questa frase, che riassume la vita di noi cristiani che dobbiamo essere sempre in camino verso Cristo, ricorda che non esistono tappe di arrivo, ma di partenza. La Professione Confraternale a termine del periodo di noviziato, è una nuova tappa di partenza, dove il neo confratello, inizia un nuovo percorso.

Come spiegato dal Priore, Alessio, a termine della celebrazione, in base alla revisione dello Statuto, una volta accettata la domanda di ingresso in Confraternita, il novizio deve osservare un periodo di noviziato di almeno un anno solare. Il percorso però, se analizziamo bene, inizia ancora prima, infatti è in occasione dei riti paraliturgici della Settimana Santa, che può nascere una collaborazione tra la confraternita e chi ci aiuta. Inizia tutto per caso: si ha bisogno di aiuto per portare le statue e allora si individua chi può collaborare. Da li spesso dopo le processioni della Settimana Santa, qualcuno da la disponibilità per partecipare anche ad altre processioni, ci si scambia il numero di telefono. Poi accade che l’aiuto diventi sempre più costante, si inizia a conoscere di più la persona e poi può succedere di sentirsi dire: “Cosa si deve fare per entrare in Confraternita?”

 

C’è un legame particolare con Matteo: quando il 15 settembre del 1997 i primi cinque, fondarono la Confratenita, dove era Matteo Lugas? Era ancora nel grembo di sua mamma, infatti il 23 dicembre dello stesso anno, nasce Matteo. Matteo è il primo Confratello ad avere l’età anagrafica della nostra fraternità e quindi, il primo Confratello a non aver conosciuto i Riti antichi senza la Confraternita. Matteo rappresenta anche la realizzazione di uno dei tre obbiettivi che ci hanno spinto a fondare la Confraternita. Quando ci presentammo dall’allora Vescovo di Iglesias (ora Cardinale), Monsignor Arrigo Miglio, sintetizzammo in tre punti il nostro progetto: 1) conservare e organizzare i Riti della Settimana Santa di Domusnovas; 2) essere un punto di riferimento per il coinvolgimento della forza laica maschile che era quella restia a collaborare in parrocchia; 3) trasmettere ai posteri le nostre tradizioni che già in passato avevano rischiato di perdersi.

Forse nel 1997, i posteri eravamo io ed Alessio che, alla data di professione avevamo 25 e 22 anni, ma oggi aver accolto un ragazzo che è nato proprio l’anno in cui è iniziata la nostra missione, credo sia un bel segno.

Però…….c’è un però…….Matteo è una mosca bianca!!!!!

 

Se ci guardiamo attorno non ci sono ragazzi della sua età che si mettono in gioco in parrocchia. Viviamo nuovamente un periodo di magra, non abbiamo ricambi generazionali ormai da anni. Il sacramento della Confermazione è diventato il sacramento della fuga dalla chiesa. Soprattutto dopo il COVID assistiamo ad uno svotamento delle Chiese e dal COVID ne siamo usciti a ossa rotte.

Dobbiamo disperare? No, perché la soluzione Cristo ce l’ha consegnata, proprio con il VANGELO: dobbiamo pregare, e pregare credendoci.

Il problema è che non preghiamo più, non crediamo più nella potente forza della preghiera, eppure Lui ci ha detto “bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato”.

Forse proprio l’ingresso di questo nuovo giovane confratello è il segno che non dobbiamo perdere la speranza.

L’augurio che va a Matteo è che possa dare frutto nella fraternità, per la fraternità e la comunità: essere un bravo Confratello.

Al termine di questa giornata, 26 Marzo, un altro momento di festa è il 25° Anniversario di Professione di Nicola Garau, il primo Confratello che ha professato dopo la fondazione della Confraternita, un confratello che pur lavorando a Parma da anni, non ha mai perso l’entusiasmo e la voglia di veder crescere la nostra fraternità; che aiuta a distanza e fa sentire in tutti i modi possibili la sua presenza.

Possa La Nostra Patrona, La Madonna Addolorata, Vegliare su tutti noi.

+ Roberto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *