Le persone in questa foto, sono due dei miei Santi protettori. Non hanno il loro nome segnato nel calendario. Fanno parte di quei Santi (e sono la stragrande maggioranza) della quotidianità, quella fatta di piccoli, e allo stesso tempo, grandi azioni che muovono il mondo. Il bel signore distinto in foto è Raimondo Deidda, conosciuto a Domusnovas come “Munducciu Deidda”; oltre ad essere l’unico nonno che ho conosciuto, è tra le persone più buone che ho incontrato nella mia vita. Mi accoglieva sempre con il sorriso e tanto affetto. L’unica volta che l’ho fatto un po’ arrabbiare (che detto per nonno è veramente un parolone) fu il giorno di Pasqua del 1979 perché durante “S’Incontru”, iniziai a piangere a causa degli spari dei fucili (chi l’avrebbe mai detto all’epoca che sarei diventato un componente della Confraternita che organizza i riti della Settimana Santa) e Lui fu costretto a portarmi a casa e perdersi mezza processione.
La bambina in foto è mia mamma, Marisa Deidda, e per Lei potrei scrivere tanto. Lo scorso 5 ottobre è stato il suo ventesimo anniversario della salita in Paradiso, ed è proprio la convinzione del Paradiso, che mi porta a scrivere.
Ho scelto questa foto che ci ha dato Zia Ignazia (sorellina di mamma), un po ripensando al vangelo di domenica dove Gesù dice che se non torniamo come bambini non entreremo nel Regno dei cieli. Come saremo dopo, non lo sappiamo ma questa foto dove c’è anche nonno, giovane mi è piaciuta.
Vent’anni…….tanti? Pochi? Ho perso il senso del tempo. Alcune volte mi sembra sia trascorso poco solo qualche anno; altre volte sembra sia passata una vita. Di certo tutto cambiato dopo quel 5 ottobre 2001 perché quel vuoto lasciato non potrà mai essere riempito.
Avrei voluto tanto che i miei figli Ti avessero conosciuto, Mamma. Avresti fatto tanti dolcetti insieme a loro, e chissà quante coccole.
Però so che ci sei sempre accanto anche se non ti vediamo. So che ci proteggi.
Roby