…Per non dimenticare….. Ziu Cicchinu

Tra i vari post che ho deciso di dedicare ai vari momenti della Settimana Santa Domusnovese, voglio dedicarne uno a Ziu Cicchinu, al secolo Francesco Mura.

Oggi 18 Marzo 2009, ricorrono i trent’anni dalla Sua scomparsa.

Chi è stato Ziu Cicchinu? Se qualcuno dovesse chiedere ad un Domusnovese Doc di una certa età chi fosse Ziu Cicchinu Mura, sicuramente tra le tantissime cose che potrebbe dire, la più ricorrente sarebbe: “Ziu Cicchinu era la persona che curava le processioni e i riti della Settimana Santa”.

Io aggiungo di più: Ziu Cicchinu è quella persona che ha custodito, salvato e trasmesso a noi, i Riti Paraliturgici della Settimana Santa di Domusnovas.

I riti della Settimana Santa a Domusnovas, da quanto ci è stato tramandato oralmente, non erano organizzati dalle confraternite che scomparvero tra la prima e la seconda guerra mondiale, ma venivano organizzate e gestite da gruppi familiari.

Ziu Cicchinu fin da giovane età, aiutando in parrocchia, ne divenne il custode, tramandando poi ai figli Gianni (Giovanni) e Peppuccio (Giuseppe), la memoria storica.

Il contributo di Ziu Cicchinu è stato fondamentale in un momento storico dove a causa di una cattiva interpretazione delle innovazioni da parte della Chiesa Cattollica, prima con il “Novo Ordo” di Pio XII e poi con il Concilio Vaticano II, queste tradizioni hanno rischiato di sparire come è accaduto in altre parti della Sardegna.

La Settimana Santa è una delle poche tradizioni che si sono salvate e che da secoli ogni anno si rinnovano.

Sul perché la Confraternita della Madonna Addolorata, sia legata a Ziu Cicchinu non è dovuta al fatto che sia il padre dei nostri Priori, ma per quanto sopra esposto e la lettera che allego per ulteriore spiegazione.

Dei Confratelli molti non l’hanno neanche conosciuto, a parte Mario che fu vicino di casa; Alessio aveva tre anni e mezzo; Michele che era adolescente quando Ziu Cicchinu morì e io avevo sei anni e mezzo. Ma Nicola, Franco, Matteo e Mauro, non erano neanche nati o avevano pochi mesi di vita quando Ziu Cicchinu morì.

Diverse sono le immagini che mi tornano in mente. I ricordi vanno indietro nel tempo quando, da piccolino, i miei fratelli più grandi, (di cui uno, Michelino, è mio confratello), mi portavano in Chiesa. Ricordo il mistero del Venerdì Santo con la Chiesa diversa dal solito, con l’enorme croce che spuntava da dietro l’altare maggiore, coperta da un telo rosso da cui sbucavano le mani e i piedi del Crocifisso. Dalla sacrestia usciva questo signore che con il suono della “Matracca” annunciava l’uscita del Sacerdote. Ricordo il taglio della lenza che copriva la croce poco prima de “Su Scravamentu”, il suono dei piatti in banda musicale.

Ma il ricordo che più di tutti porto nel cuore, è quello di quando forse avrò avuto quattro o cinque anni. Ricordo che entrai in chiesa con mamma, sicuramente dopo i quindici giorni da Pasqua, e questo lo posso dire con certezza perché entrando in chiesa, vidi Ziu Cicchinu che aveva in mano la bandiera di Gesù Risorto, in quanto stava iniziando ritirare le Statue. All’epoca e fino al 1989, le statue non venivano esposte avanti all’altare ma al centro della Chiesa. Chiesi a mamma: “ma come fa quel signore da solo a mettere a posto tutto?”

Io e mamma ci avvicinammo e mamma lo salutò perché si conoscevano, Peppuccio era stato allievo di mio nonno. Prima di uscire di Chiesa dissi a mia mamma che volevo baciare sul viso il Gesù Risorto. Mamma non voleva disturbare ma Ziu Cicchinu vedendo che ero agitato chiese a mia mamma cosa avevo. Ricordo le parole di mamma: “Boiri basai Gesù Cristu, ma non fairi” (“vuole baciare Gesù, ma non fa); infatti mamma non voleva disturbare le operazioni di Ziu Cicchinu. A quel punto Ziu Cicchinu avvicinò il banco al tavolo dove era esposta la Resurrezione, salì sopra e porse le bracia verso mamma per prendermi in braccio. Mi avvicinò fino alla faccia della Resurrezione, che ci riuscì a toccare.

Una volta ritornato vicino a mamma, salutammo Ziu Cicchinu e ci avviamo al portone per uscire da chiesa. Ricordo il sorriso di Ziu Cicchinu. Uscendo di chiesa dissi a mamma: “quando sono grande voglio aiutare quel signore a preparare Su Scravamentu”. Quella fu l’ultima volta che ricordo di aver visto Ziu Cicchinu.

Non aiutai Ziu Cicchinu, perchè da li a uno o due anni dopo Ziu Cicchinu morì, però oggi posso dire che quel desiderio o quella preghiera Gesù Cristo e la Madonna l’hanno esaudita perché sono diventato un aiutante dei figli di Ziu Cicchinu, Gianni e Peppuccio. All’inizio, più o meno quando avevo dieci anni forse ero più di intralcio che di aiuto, ma hanno avuto sempre tanta pazienza e con il tempo loro sono stati e sono tutt’ora dei grandi maestri….sono come dice mia moglie Elisa, i miei “mentori” le mie guide.

In Sua memoria la Confraternita questo sabato 21 Marzo fa celebrare una messa, di suffragio e in ringraziamento……ringraziamento perché dal quel bagaglio religioso, storico, culturale da quella devozione è nata la Confraternita della Madonna Addolorata di Domusnovas.

Servus Prioris

Roberto

P.S.: in fotografia Ziu Cicchinu con la sua cara consorte Sig.ra Laura Pau deceduta un’anno dopo Ziu Cicchinu. La foto mi è stata gentilmente fornita da Laura Pilittu nipote di Ziu Cicchinu e mia cara amica.

Una risposta a “…Per non dimenticare….. Ziu Cicchinu”

  1. IO ZIU CICCHINU NON LO DIMENTICHERò MAI!!!!!!!!!!MI RICORDA TROPPO LA MIA INFANZIA !!!!! LE FESTE ALL’EPOCA ,COME LE ORGANIZZAVA ZIU CICCHINU….. NON LE ORGANIZZAVA NESSUNO!!!!!! CIAO ZIU CICCHINU !!!NANDA UCCHEDDU DA MILANO.

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